TAM Tutela Ambiente Montano

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TAM

Tutela ambiente montano

Il Club Alpino Italiano, fin dalla sua fondazione (1863), si propone il compito statutario della promozione e diffusione della conoscenza dei territori montani volta alla loro tutela, riconoscendo l’importanza della montagna come ambiente naturale dal profondo valore e significando la validità della presenza umana in essa, purché concepita nel quadro di un armonioso rapporto tra l’uomo stesso e l’ambiente naturale.

Proprio per questo, il CAI nel 1981 crea (e nel 2013 aggiorna) il Bidecalogo, principale documento programmatico per la politica ambientale che rappresenta la linea guida dei comportamenti ed abitudini a cui ciascun socio (ma anche semplice frequentatore della montagna) dovrebbe ispirarsi per una condotta etica e rispettosa del territorio.

Tra le figure del CAI, particolare importanza ha l’operatore di Tutela Ambiente Montano (TAM), che si propone come riferimento – in ambito Regionale o Nazionale – per le tematiche di tutela ambientale. L’operatore svolge le sue attività di divulgazione, formazione e collaborazione con gli enti locali principalmente nelle zone della propria sezione, prestando particolare attenzione – pertanto – alle problematiche del proprio territorio; la collaborazione tra gli operatori di diverse sezioni crea una rete capillare capace di mettere in risalto le problematiche locali in un ottica piú globale, non il preciso intento di cercare soluzioni condivise.

La tutela ambientale del CAI è pertanto un impegno di “TUTELA ATTIVA”. La montagna si compone di PAESAGGI CULTURALI E NATURALI, frutto dell’interazione continua tra uomo e ambiente. La consapevolezza delle proprie azioni e dei potenziali effetti o ripercussioni sull’ambiente montano è alla base del principio di autoregolamentazione che il CAI propone e diffonde, auspicando che venga applicato da chiunque si avvicini alla montagna.

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REFERENTE:

Carpaneto Rosalba