IL CATACLISMA DI PRATI CASALINI

comitato scientifico sezionale

Iniziamo il nuovo anno con un articolo di divulgazione naturalistica del professor Enrico Martini, che questa volta ci porta nel cortile di casa, in quel di Genova, a Prati Casalini…. previa veloce perlustrazione di “Nusaccio” e “Sominga”.

Dunque dicevamo che stiamo andando nei pressi del Rio Geirato a Molassana: qua la geomorfologia ci racconta di un’antica paleofrana.

“Non sarà male ricordare a certi politici e a certi pianificatori territoriali che l’avvenire deve appartenere a gruppi di studio multidisciplinari: gli accumuli di paleofrana sono insiemi in equilibrio precario e sarebbe bene farli identificare da competenti e, nei limiti del possibile, rispettarli evitando di disporvi insediamenti e tracciati viari.

Ma come mai, professore, proprio qui avvenne questa enorme frana? Ci può venire in aiuto la geologia. Queste colline, come pure montagne retrostanti, presentano una base costituita dalla “Formazione delle Argilliti di Montoggio”, dal nome di una località dell’immediato entroterra”.

Ricordo che Genova presenta i massimi europei di piovosità in un’ora, 3 ore, 6 ore, 12 ore, 24 ore” … “Il mio auspicio è che i pubblici amministratori si documentino e decidano di destinare risorse al monitoraggio e al consolidamento di questo luogo interessantissimo per la sua genesi, la sua storia e la sua evoluzione ma pure terribilmente fragile”.

Per approfondimenti, dopo questa piacevole lettura, è possibile sia recarsi in loco che leggere il testo che il professore ci lascia in calce al suo scritto, in bibliografia.

 

Buona lettura, buona Montagna e buon nuovo anno!
Francesca Fabbri

 

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